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Quando si può parlare a livello legislativo di fenomeno di stalking? Il reato in questione è caratterizzato dalla presenza di tre attributi qualificativi: 1) il comportamento tipico dell imputato; 2) la ripetizione del siffatto comportamento; 3) la nascita di un determinato stato d animo nella persona offesa. 1) il comportamento illegittima in questione è classificabile generalmente nelle tradizionali cause criminose di intimidazioni e abusi, d altra parte già presunte e sanzionate dalla legislazione.
Esiste l intimidazione nella circostanza in cui il colpevole preveda per la persona offesa un male a livello futuro, in maniera da scuotere pesantemente la serenità della stessa persona. L abuso, mentre, si evidenzia nella circostanza in cui sia modificato in maniera molesta o invadente il livello psichico della vittima. 2) tale comportamento deve essere ripetuto e seriale ovvero i reati sopra menzionati devono accadere nel tempo.
La ripetizione in un determinato periodo di tempo rappresenta un elemento fondante. Perciò i medesimi soli atti, se presentati in una sola circostanza, non inseriscono la tipologia criminosa ex art 612 bis codice penale ma quelle più “classiche” come “intimidazione” o “abuso”, semmai proseguite se siffatti comportamenti siano evidenziati più di una sola volta. 3) in conclusione, siffatte condotte immorali devono causare alla persona offesa “un pesante disagio psicologico in modo da evidenziare una giusta preoccupazione per la propria incolumità o di quella di una persona vicina o in modo tale da compromettere la propria vita”.
Il disagio psicologico, si fa derivare soltanto ed unicamente a tipologie patologiche caratterizzate dallo stress, considerato a livello clinico grave e duraturo. Rispetto al secondo dei casi consequenziali al comportamento illecito, ossia la preoccupazione per la propria incolumità, siffatta circostanza ritorna ogni volta che la persona offesa, per la condotta dell imputato, abbia “paura” per la propria incolumità.
Siffatta situazione va esaminata concretamente, sulla base degli eventi che contraddistinguono la circostanza, e deve essere tale se comunicata ex ante con riferimento all accertamento di un soggetto medio.
In conclusione, l ultimo dei casi menzionati si riferisce alla circostanza in cui, successivamente ai comportamenti vessatori, la persona offesa debba, contro le proprie intenzioni e senza via di scelta, cambiare le sue fondamentali consuetudini di vita.
Rispetto a ciò, il reato in questione esiste soltanto quando siano inserite tutte le circostanze citate. Che comportamento deve adottare l imputato? Il comportamento dell imputato deve essere caratterizzato dal dolo in generale, ovvero dalla intenzione e cognizione di evidenziare i sopra menzionati comportamenti vessatori, causando alla persona offesa uno dei casi dannosi presunti dalla medesima normativa.
Difatti, il dolo è caratterizzato dalla particolare rappresentazione che, successivamente alla ripetizione in serie degli atti criminosi succitati, si constaterà nella persona offesa di uno degli avvenimenti spiacevoli presi in considerazione.
Quando avviene l illecito e quali sono le condanne attese? Il reato in questione avviene quando, successivamente ai citati comportamenti seriali e criminosi, l imputato causi nella persona offesa uno dei casi dannosi previsti dalla normativa.
Il reato in questione viene condannato, salva l attuazione di ulteriori aggravanti, con l arresto da 6 mesi a 4 anni.
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Ciò nonostante, se l imputato arriva ad uccidere la persona soggetta a stalking è previsto l ergastolo. Quali sono le principali aggravanti?
1) la condanna arriva fino a due terzi se il reato è eseguito da un imputato già sottoposto a condanna per l omicidio di cui al primo comma. 2) la condanna arriva fino alla metà ed è perseguibile d ufficio se il reato avviene contro un minore e se è prevista una delle condizioni attese dall articolo 339 codice penale. 3) è inoltre perseguibile d ufficio se il reato avviene con intimidazioni pesanti e nella circostanza in cui il reato avviene con altro crimine per cui si può procedere d ufficio.
Qual è il termine per richiedere la condanna dell imputato? Il reato è punibile con ricorso della vittima. Il ricorso deve essere presentato nell arco di 6 mesi. È perseguibile d ufficio, come affermato, se il reato avviene contro un minore o soggetto disabile e anche quando il reato avviene con altro crimine per cui si può procedere d ufficio.
L intimidazione rappresenta una forma di reato a carattere ausiliario, poiché si identifica come forma indipendente soltanto quando il reato non sia immaginato come carattere costitutivo o causa aggravante di altro illecito ( ad esempio l intimidazione contro un organo politico, rappresentante il differente reato di cui all art. 338 codice penale ).
La causa effettiva dell illecito di intimidazione consta nel prevedere per un soggetto un male iniquo, ossia contro legge, all individuo o al bene patrimoniale, che si verifica, in un periodo più o meno prossimo, per mezzo della intenzione dell agente, pure se non derivante dallo stesso in maniera diretta.
La medesima, tuttavia, va considerata a parte da quelle circostanze che, pur presentandosi come intimidazione, constano invece di offese o ingiurie. Purché si identifichi l intimidazione è utile che si prospetti il male provocato e che sia colleghi ad una persona individuabile.
Sono insignificanti sia i modi che gli strumenti mediante cui l intimidazione viene protratta e, quindi, il reato può avvenire verbalmente, con lettere o azioni, espressamente o tacitamente, direttamente o indirettamente, come pure con condotte univoche atte a suscitare preoccupazione. Affinché sussista l illecito di intimidazione non è utile la partecipazione della persona passiva, quando questi ne abbia tuttavia conoscenza, oltre a poter rivolgersi anche a familiari, persone amiche, colleghi di lavoro, quando l imputato sia certo che della intimidazione sarà informato il ricevente.
Non è rilevante, per la determinazione dell illecito, il fatto che l intimidazione avvenga come effetto di una antecedente condotta intimidatoria o provocatoria della persona offesa. Causa dell intimidazione deve inevitabilmente essere un male iniquo.