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difformita tra reato delitto e contravvenzione
i reati si distinguono in crimini e infrazioni. nella prassi, quindi, quando ci si riferisce ai reati, si vuole far riferimento o a un crimine, o un infrazione. i crimini e le infrazioni si differenziano in base alla tipologia di sanzione stabilita dal codice penale (art. 39 c.p.): i crimini sono quei reati ai quali è applicabile la condanna all ergastolo, la carcerazione, la ammenda, laddove le trasgressioni sono quei reati cui è applicabile la punizione della detenzione e/o della multa(art. 17 c.p.). i crimini sono quasi tutti disciplinati e perseguibili dalla parte seconda del codice penale, possono avere natura intenzionale o preterintenzionale, e sono sanzionati in maniera più pesante in rapporto alle infrazioni. queste ultime, al contrario, sono regolate sia dal libro terzo del codice penale, sia da varie norme legislative particolari. la loro particolarità è che, sostanzialmente, per la loro fondatezza non é essenziale la stima dell esistenza del fattore individuale. in altri termini il magistrato infliggerà una pena a tizio per conduzione di veicolo in stato di ubriachezza, che è un reato di contravvenzione (cfr. art. 186 codice stradale), senza tener conto della sussistenza dell intenzione o dell errore nel comportamento adottato da tizio stesso.
tipologie di pene penali esistenti
la punizione in ambito penale può essere spiegata in questi termini: l afflizione decretata dalla normativa e inflitta dall organo giudicante con iter processuale per chi infrange una normativa. la teoria ha analizzato bene le caratteristiche della punizione; principalmente si può asserire che la condanna ha un compito di coercizione e uno di precauzione.
gli elementi della punizione, invece, sono: 1) individualità, la punizione è individuale, ossia riguarda solo chi ha compiuto l illecito (cfr. art. 27 cost.); 2) liceità, in quanto l attuazione della punizione è strettamente regolata dalla normativa (si faccia riferimento ai proverbi latini nullum crimen sine lege e nulla poena sine lege); 3) proporzionalità, ossia la punizione è commisurata all illecito compiuto; 4) obbligatorietà della punizione, anche se tale fattore è in realtà stato modificato dalle varie eccezioni stabilite dalla norma, tra cui la libertà condizionale (art. 176 c.p.), l interruzione condizionale (art. 163 c.p.), l assoluzione giudiziaria (art. 169 c.p.) ed altre. nella normativa nazionale le punizioni sono classificate in maniera inflessibile: in primo luogo, si dividono in primarie e secondarie; inoltre vi sono diversi tipi di punizioni a seconda che si tratti di crimini e o infrazioni (v. difformità tra crimini e infrazioni); in ultimo vi è la differenziazione tra le punizioni limitative della libertà individuale e quelle monetarie.
le pene fondamentali per i crimini sono (art. 17 c.p.): il carcere a vita; la carcerazione; la ammenda. le punizioni complementari per i crimini sono (art. 19 c.p.): l allontanamento dalle pubbliche cariche; il divieto di esercitare un attività professionale o artistica; il divieto legale; l allontanamento dagli incarichi dirigenziali dei soggetti giuridici e delle aziende; l inabilità a contenere con gli enti di pubblica amministrazione; la fine della relazione professionale; il degradamento o l arresto della funzione di autorità genitoriale.
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le punizioni fondamentali per le infrazioni sono (art. 17 c.p.): la cattura; la multa. le punizioni complementari per le infrazioni sono (art. 19 c.p.): l interruzione dello svolgimento di un lavoro o di un attività artistica; l interdizione dagli uffici direzionali dei soggetti giuridici e delle aziende.
fattore proprio sia dei crimini sia delle infrazioni è la punizione complementare della divulgazione del verdetto penale di punizione. sono limitative della libertà individuale tali punizioni primarie: carcere a vita, carcerazione, cattura; mentre quelle monetarie sono: contravvenzione, multa.