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È un illecito proprio perché può essere compiuto soltanto dal pubblico funzionario o dall addetto di pubbliche funzioni. Il comportamento colposo consta nel far concedere o garantire, per sé o per terzi, contanti o un altro beneficio anche di natura non patrimoniale approfittando del proprio incarico.
Questo comportamento può manifestarsi in due diversi modi: imposizione e concussione. L imposizione è considerata come costrizione mentale relativa, ossia essa comprende la pianificazione di un danno illecito alla parte lesa, che può comunque scegliere di accettare la richiesta o di patire (casomai) il danno fatto temere.
La concussione al contrario si manifesta con atti di prepotenza del soggetto privato non esplicitamente connessi alla pressione psicologica relativa (riferimenti, segretezze, espressioni figurate) capaci di operare sul procedimento di giustificazione del soggetto sviluppando uno status di sottomissione mentale.
In tale situazione, la dottrina giurisprudenziale recentemente ha elaborato la formula di "persuasione ambientale" che si ha nel caso in cui il soggetto privato è persuaso a commettere il gesto, più che da un avvalorato atteggiamento persuasivo del soggetto pubblico, dalla credenza di doversi adattare a una pratica diffusa, ossia la certezza che quella concessione o garanzia sono gli unici mezzi per avere una reale azione degli enti di amministrazione.
La concussione é sicuramente parte degli illeciti di intervento della parte lesa poiché la sua condotta è decisiva allo scopo della rappresentatività del caso concreto, difatti nell ipotesi in cui non dovesse aver luogo la concessione o la garanzia l illecito non si presenterebbe.
È tuttavia riconosciuto l esperimento, che si ha quando l ente pubblico commette azioni volte a imporre o stimolare qualcuno a concedere o garantire, ma concretamente non eseguano la concessione o la garanzia.
Lo sviluppo del soggetto passivo dal Codice Rocco ad oggi. Il soggetto passivo in base all orientamento iniziale del Codice Rocco era costituito soltanto dagli enti di pubblica amministrazione; in questo momento piuttosto, sulla scia dei principi della costituzione che evidenziano la centralità dell individuo nel sistema normativo, è considerabile come il soggetto passivo anche il concusso, costretto nel suo diritto alla autonomia e libertà e danneggiato nella completezza dei suoi beni patrimoniali.
Prevaricazione e frode con aggravanti. La frode con aggravanti si ha nel caso in cui il requisito o mansione del pubblico funzionario contribuiscono sul piano complementare alla definizione della tenacia del soggetto passivo, che é persuaso con inganni o imbrogli a un attività che egli considera debita.
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Piuttosto è identificabile la concussione ogni volta che l uso smodato dei requisiti o della mansione del pubblico funzionario è un motivo decisivo in maniera esclusiva, tanto da spingere il soggetto passivo all illegittima concessione che egli sa non debita.
Concussione e corruzione propria. La diversità tra i due istituti, che non può essere in ogni caso agevolmente identificabile, sta per la dottrina giurisprudenziale prevalente nel "metus publicae potestatis". Se la concessione o la garanzia sono date dal soggetto privato, poiché si trova in uno stato di sottomissione provocato dall illecito del soggetto pubblico si verifica concussione.
Al contrario se le due parti autonomamente operano per un successo comune, si verifica un caso di corruzione. Nella concussione il soggetto passivo tenta di scongiurare un rischio (certat de damno vitando), laddove nella corruzione è orientato a godere di un beneficio (certat de lucro captando).
Malversazione e corruzione impropria- Malversazione e corruzione sul piano ambientale.
La corruzione a livello ambientale si verifica nel caso in cui un soggetto sia sicuro che specifici atteggiamenti, come la concessione di ciò che non è dovuto, derivino da una ormai rinsaldata consuetudine pubblica di cui si servono tutti e per questo anche se non legittima, "abituale"; è evidente che, affinché si abbia l illecito è sempre necessario che il soggetto privato venga persuaso da un atteggiamento del pubblico ufficiale.
Nell ordinamento nazionale, l illecito è regolato dall articolo 317 del codice penale che stabilisce: "Il pubblico agente o l addetto di una pubblica funzione che, approfittando del suo ruolo e delle sue facoltà, impone o spinge taluno a concedere o garantire illecitamente, a sé o ad altri, contanti o altri benefici, è sanzionato con la detenzione da quattro a dodici anni".
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L illecito del ruolo e dei poteri. Il pubblico funzionario "approfitta" del suo ruolo nel caso in cui non si riduce a notificarne il godimento, o al massimo, a farne vanto, ma, per le circostanze, l evento, i modi in cui è notificata, essa si presenta mancante di altra spiegazione che non sia quella di far nascere nel soggetto passivo "manifestazioni di persuasione o imposizione a svolgere servizi non dovuti", deve ossia avere un influenza mentalmente determinante.
L uso illegittimo delle autorità si manifesta quando l ufficiale li tiene in esercizio fuori dalle fattispecie o al di là dei margini, fissati dalla normativa: nel caso in cui non dovrebbero essere svolte o quando dovrebbero essere svolte in maniera differente.