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le ragioni di non perseguibilità sono quei particolari contesti in cui un comportamento, interdetto e sanzionato dalla normativa penale, non rappresenta illecito per la sussistenza di una disposizione che la legittima o, in alcune ipotesi, la ordina; esse sono esplicitamente stabilite dalla normativa e sono quelle che seguono:
la legittima difesa (art.52 c.p.); lo stato di esigenza (art. 54 c.p.); l esecuzione del diritto (art. 51 c.p.); l accordo di chi ha diritto (art. 50 c.p.); l osservanza di un obbligo (art. 51 c.p.). la legittima difesa, (art. 52 c.p.) è una replica a un attacco consentito dalla legge a patto che abbia alcune caratteristiche: 1. materia dell attacco deve essere un diritto;
l infrazione o la sfida al medesimo deve essere scorretta, cioè contrastante alla legge; 3. quando avviene la replica, è fondamentale che si sia in una circostanza pericolosa; 4. la replica deve essere indispensabile, ossia non si può agire in altro modo, e deve essere rapportata all attacco, cioè il diritto infranto con la replica non deve essere più rilevante del diritto infranto e/o attaccato con l oltraggio primario.
ad ogni modo, la replica è consentita non soltanto per tutelare un diritto proprio, ma pure a vantaggio di soggetti terzi. in tali ipotesi la legge attribuisce all individuo che ha eseguito l azione un tipo di garanzia permettendogli di rispondere ad un affronto con un gesto che abitualmente, se non vi sono tali requisiti, sarebbe valutata illecito dal codice penale.
lo stato di esigenza (art. 54 c.p.) estromette la perseguibilità di chi ha compiuto il gesto, per esservi stato indotto dall esigenza di tutelare sé stesso o terzi dal concreto rischio di un danneggiamento nocivo all individuo, rischio da lui non intenzionalmente originato.
in sostanza, perché vi sia lo stato di esigenza è essenziale che un individuo, senza esserne responsabile, sia nella situazione fondamentale di compiere in un fatto-illecito allo scopo di mettere in salvo la propria esistenza o quella di terzi.
il caso che insegna è quello del naufragato che per tutelarsi butta in mare un soggetto che si è attaccato allo stesso ripiano che può però sorreggere un solo soggetto.
questo motivo di non perseguibilità ha alcuni elementi comuni alla legittima tutela e le difformità più rilevanti sono quelle che seguono: innanzitutto, non essendovi un assalitore di alcun diritto, in quanto la circostanza ha avuto luogo senza responsabilità di alcuno, viene leso un soggetto che non ha provocato nessuna condizione rischiosa; inoltre, laddove la replica compiuta con legittima difesa può essere diretta a tutelare ogni diritto, nello stato di esigenza il gesto può tendere unicamente a scansare il rischio concreto di un pesante danneggiamento all individuo.
l attuazione del diritto (art. 51 c.p.): chi opera nell attuazione di un proprio diritto, é esente da responsabilità anche nel caso in cui compie in illecito. la sussistenza e l attuazione del diritto, però, non bastano a estromettere meccanicamente la perseguibilità dell azione compiuta; è necessario, inoltre, che la medesima disposizione che identifica il diritto, permetta di tutelarlo tramite quello specifico gesto che solitamente rappresenta un illecito.
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ovviamente, questo può accadere soltanto considerando alcune limitazioni, cosi, per esempio, la facoltà di abbattere i beni propri è limitata dall art. 423, c. 2 c.p., in base al quale è sanzionato chi dà fuoco ai propri beni se il gesto provoca minaccia alla integrità collettiva.
caso caratteristico di attuazione di un diritto è la funzione dei giornalisti; difatti quando uno di essi oggettivamente informa di gesti che recano danno alla dignità di un individuo, non compie un illecito di calunnia presunto dall art. 595 c.p., poiché attua un diritto basato sulla libertà di stampa sancito dalla legge.
accordo dell avente diritto (art. 50 c.p.): per estromettere l illegittimità del gesto l accordo deve riguardare un diritto godibile, cioè di cui il possessore può apertamente servirsi; l accordo, poi, deve essere concesso dall individuo possessore di questo diritto, e deve avere la capacità di comprendere nell attimo del medesimo accordo.
genericamente, sono inutilizzabili i diritti collegati a un coinvolgimento dello stato, i diritti familiari e quelli cosi chiamati personalissimi quali, per esempio, il diritto a vivere.
osservanza del dovere (art. 51 c.p.): l onere può essere stabilito da una legge o da una disposizione legale degli enti pubblici; perciò colui che nel rispettare un obbligo, stabilito da una legge o dalla disposizione di un ente sovrastante, compie un illecito non può essere sanzionato.
il caso più rilevante di atto legittimato da una legge è l utilizzo legittimo degli armamenti, disciplinato dall art. 53 c.p. laddove, per quanto concerne al contrario gli obblighi provenienti da una disposizione dell ente superiore, questo, per essere coercitivo, deve essere diffuso secondo i metodi stabiliti dalla normativa e chi lo diffonde, deve essere competente a farlo.